Le regioni del Marocco sono la suddivisione territoriale di primo livello del Paese e sono pari a 12; ciascuna di esse si suddivide ulteriormente in province e prefetture.
Ogni regione è governata da un Wali, su nomina del Re del Marocco, e da un presidente democraticamente eletto dal 2015.
Descrizione
Dal 2010 il Marocco ha avviato un nuovo programma (regionalizzazione avanzata), volto a dare una maggiore autonomia per le regioni (in particolare quelle del Sahara Occidentale), ulteriormente lavorata a seguito della riforma costituzionale del 2011 (approvato da un referendum). La nuova suddivisione è andato in vigore dal 2015, suddivisa in 12 regioni.
Il nuovo programma governativo ha puntato a dare ciascuna delle regioni una maggiore autonomia (in parte ispirato alle comunità autonome spagnole), in particolare alle regioni pienamente coincidenti con il Sahara Occidentale. Così è stata costituita la Commissione consultiva per la regionalizzazione, un'organizzazione governativa istituita nel 2011 per affrontare questo argomento. Quest'ultimo ha pubblicato i nomi delle nuove regioni, che sono state ufficialmente fissati nel gazzettino ufficiale locale dal 5 marzo 2015.
Lista
Evoluzione storica
Dal 1971 al 1997
Dal 1971 al 1997 il Marocco risultava suddiviso in 7 regioni.
Dal 1997 al 2015
Nel 1997, nell'ambito di un progressivo decentramento amministrativo, il numero di regioni è passato a 16.
Ogni regione era governata da un Wali: ha fatto eccezione la regione di Tangeri-Tétouan, che era governata da 2 Wali (uno nella zona di Tangeri e uno nella zona di Tétouan); quindi erano in totale 17 Wali. Il Wali, oltre a governare la regione, era anche a capo dell'amministrazione della prefettura o provincia in cui risiede.
Note
Voci correlate
- Province e prefetture del Marocco
- Comuni del Marocco
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su regioni del Marocco
Collegamenti esterni
- (EN) Statoids, su statoids.com.
- (FR) Le regioni del Marocco sul sito ufficiale del governo, su mincom.gov.ma. URL consultato il 3 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2010).


![]()

![]()