Leone Sforza (1476 – 1496) fu conte di San Secondo, Felino e Torrechiara.

Biografia

Era figlio illegittimo, probabilmente il secondogenito, di Ludovico il Moro e di una sua amante, Romana. Ludovico ebbe per lui un vivo affetto e molti sono i segni di ciò: nel 1481 gli donò il naviglio di Vigevano intrapreso da Filippo Maria Visconti; nel 1483 lo fece legittimare, riconoscendolo nel proprio testamento insieme all'altra figlia Bianca Giovanna, da lui amatissima, e nominandolo suo erede universale nel caso in cui gli fossero mancati figli maschi legittimi dal matrimonio (ben lungi dal celebrarsi).

Con un nuovo testamento gli assicurò poi una cospicua rendita e lo investì degli importanti feudi di Felino, Torrechiara e San Secondo, requisiti a Pier Maria II e Guido de' Rossi di Parma.

Il suo primo incarico di rappresentanza ufficiale risale al gennaio 1485 quando, accompagnato da Galeazzo Sanseverino e passando per Mantova e per Ferrara, si recò a Venezia per presenziare a una grandiosa giostra in luogo del padre. Nel maggio dello stesso anno partecipò al solenne ricevimento di Ercole d'Este.

Tra la fine del 1495 e l'inizio del 1496 sposò la giovane nobildonna Margherita Grassi, di circa sedici anni, orfana dell'usuraio Tommasone. Margherita - promessa sposa nel lontano 1480 al fratellastro di Leone, Galeazzo, morto precocemente - aveva sposato verso il 1492 suo zio Giulio Sforza, vecchio e malandato, il quale morì il 15 gennaio 1495, lasciandola incinta di un figlio che partorì poco dopo.

Il matrimonio ebbe vita breve poiché Leone morì già nel 1496, ancor giovanissimo e senza aver avuto prole. Gli succedette nei feudi, brevemente, la matrigna Beatrice d'Este. Egli venne sepolto nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano, nuovo mausoleo della famiglia Sforza; in seguito alle disposizioni del Concilio di Trento sulle sepolture (1564), la sua salma venne deposta in fondo al coro insieme a quelle della sorellastra Bianca Giovanna e della matrigna.

Viene talvolta confuso con l'omonimo cugino, quest'ultimo figlio di Sforza Secondo del ramo di Borgonovo e abate di San Vittore a Vigevano dal 1495, morto nel 1508.

La vedova, Margherita, era una giovane molto bella, ma vana: sposò in terze nozze, per volontà del Moro, Francesco di Renato Trivulzio, nipote di Gian Giacomo Trivulzio, al quale diede un figlio chiamato Renato. Neppure questo terzo matrimonio durò molto: civettuola la moglie, gelosissimo il marito, nel settembre 1498 Francesco finì per strangolare Margherita nel suo letto, dicendo poi di averla trovata già morta, e incappando così nelle ire del duca.

Ascendenza

Note

Bibliografia

  • Bernardino Corio, L'Historia di Milano, Giorgio de' Cavalli, 1565.
  • Luisa Giordano, Beatrice d'Este (1475-1497), vol. 2, ETS, 2008, ISBN 9788846720573.
  • Luca Beltrami, Statue funerarie di Lodovico il Moro e di Beatrice d'Este alla certosa di Pavia, in Estratto dall'Archivio storico dell'arte. Anno IV, fascicolo V, 1891.
  • Francesco Malaguzzi Valeri, La corte di Lodovico il Moro: la vita privata e l'arte a Milano nella seconda metà del Quattrocento, vol. 1, Milano, Hoepli, 1913.

Italy, Milan, Gian Galeazzo Maria Sforza & Ludovico Maria Sforza (1476

Italy, Duchy of Milan. Galeazzo Maria Sforza (14661476). Catawiki

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Italy, Milan, Gian Galeazzo Maria Sforza & Ludovico Maria Sforza (1476

Milan, Gian Galeazzo Maria Sforza & Ludovico Maria Sforza, 1476